Salpate dalla nostra base a San Vito Lo Capo (Trapani), segui il tramonto del sole e ad estremo ovest, a circa 10 miglia dalla costa siciliana, troverete le Isole Egadi: un gruppo di isole aspre e montagnose, di origine vulcanica, non lontane dalla città di Trapani.
Favignana, l’isola più grande, è la “sorella maggiore” delle piccole Levanzo e Marettimo.
Le Isole Egadi sono il paradiso dei pescatori e degli amanti dei frutti di mare da gustare in uno dei piccoli ed incantevoli ristoranti di Favignana. E’ un’ esperienza unica navigare in queste acque, cosa che i Romani sapevano già: qui, i Romani sconfissero definitivamente il grande Carthago ponendo fine alla Prima Guerra Punica, circa 2250 anni fa. Ancora una volta qui, il tempo sembra essersi arrestato.
San Vito Lo Capo
Arrivo alla base nella Marina di San Vito Lo Capo.
Possibilità di partire subito alla volta delle isole oppure rimanere nella marina per lo shopping e la cena in uno dei ristoranti tipici.
isola di favignana
E’ la maggiore delle Egadi, la superficie è di 19 kmq, una dorsale collinosa (Montagna Grossa) corre da N a S dell’isola e culmina con la cima a 302 metri.
Il periplo dell’isola è di circa 14 miglia. Il porto è aperto a NW; sono buoni gli ancoraggi a Cala Grande, Cala Porro, Cala Rossa, ancoraggio del Bue Marino e quello della Pietra Caduta.
isola di marèttimo
Origine del nome
L'antico nome greco dell'isola, citato da Polibio, era Hierà Nésos, che significa "Isola Sacra". Il nome attuale deriva molto probabilmente da "Marìtima", nome latino dell'Isola che compare già nell' Itinerario Antonino del III secolo d.C. Alcuni studiosi suggeriscono che l'origine del nome sia da ricercare nell'abbondante presenza del timo selvatico. Questa non è tuttavia l'unica tipologia di erba che cresce spontaneamante nell'isola, il cui clima del tutto particolare ha contribuito allo sviluppo di una flora straordinaria.
Storia
Le antiche popolazioni di questa ristretta area del Mediterraneo (Fenici, Elimi, Sicani) le attribuirono il carattere di sacralità di cui ancora oggi si può godere. Secondo la teoria trapanese dell'Odissea (nata ad opera di Butler e proseguita da altri studiosi, tra cui alcuni contemporanei, come Girolama Sansone Virgilio), Marèttimo verrebbe a coincidere, dal punto di vista geografico, con Itaca, la patria di Ulisse. Sarebbe lo stesso eroe ad indicarne la posizione.
Diversi autori citano Hierà come il luogo dove venne firmato il trattato di pace tra Romani e Punici-Cartaginesi dopo la drammatica Battaglia delle Egadi del 10 marzo del 241 a.C., che vide Amilcare Barca e le proprie navi sconfitti dalle pentere e trireme dotate di rostri dei Romani comandati da Lutazio Catulo.
Il castello di Punta Troia, edificato in periodo normanno (circa 1140) sui resti di una preesistente torre di avvistamento, venne in seguito usato anche come carcere. Nel periodo borbonico all'interno delle sue anguste e buie celle fu detenuto anche Guglielmo Pepe.
Paesaggio
A differenza delle restanti isole dell'arcipelago (Lèvanzo e Favignana), Marèttimo si è staccata dalla terraferma diverse migliaia di anni prima, sviluppando in tal modo antichi endemismi, come la Brassica Macrocarpa (Cavolo delle Egadi) e il Seseli Bocconi, pianta arbustiva che cresce sulle rupi attorno al Semaforo. Le guide internazionali la definiscono la perla del mediterraneo per il blu intenso e limpido delle sue acque. Le grotte, i fenomeni carsici, i ricchi fondali contribuiscono a definirne la bellezza.
Oggi Marèttimo fa parte della riserva naturale delle Egadi. Il villaggio di Marettimo, costruito secondo le tradizionali forme architettoniche mediterranee, è collegato con Trapani attraverso passaggio in aliscafo (un'ora di navigazione) o traghetto (circa tre ore). Sull'isola, oltre a piccoli esercizi commerciali, una chiesa, e qualche locanda, è presente un telefono pubblico e una piccola ma fornita biblioteca storico-naturalistica presso Associazione "Marettimo". Il punto più alto dell'isola è il Monte Falcone (686 mt). Escursione alle Grotte di Marettimo e, dopo di pranzo, in navigazione per vedere l’isola dal mare e fare qualche sosta bagno. Nel tardo pomeriggio, in navigazione verso la piccola Levanzo, pernottamento.
Bellissima la Grotta del Genovese e poi dopo un tuffo a Cala Fredda si torna nel sognante porto per la cena ed il pernottamento.
isola di levanto
L'Isola di levanzo è la più piccola delle Isole Egadi avendo una superficie emersa di appena 5 km quadrati; fa parte della Provincia di Trapani. È costituita da rocce calcaree bianche che presentano numerose grotte. L'antico nome romano dell'isola era Phorbantia dal nome di una particolare spezia presente nella flora del posto.
Il paese è uno sparuto gruppo di case su un piccolo porticciolo che, come racconta un pescatore abitante dell'isola, non dà neanche ricovero alle imbarcazioni che sono trascinate via dal mare in un giorno di burrasca e dista circa 15 km da Trapani. È priva di strade rotabili, a parte un piccolo tratto di strada asfaltata che conduce alla spiaggia del Faraglione. Ciò più che uno svantaggio, è invece il miglior contributo per l'integrità della sua bellezza paesaggistica.
Il promontorio più alto è il pizzo Monaco, 270 m.s.l.m.
Sulla costa si affacciano alcune grotte, la più nota è la Grotta del Genovese, dove due epoche preistoriche vivono parallele. Sono stati rinvenuti resti risalenti al mesolitico, circa 6000 - 7000 a.C. e sulle pareti sono presenti interessanti manifestazioni di arte rupestre.
ancora a levanto
Saremo ancora a Levanzo in rada o ormeggiati, chiacchierando e gustando le prelibate specialità culinarie dell’isola.
Ritorno a San Vito Lo Capo
Distanze:
Portorosa - San Vito Lo Capo 114,00 miglia
San Vito Lo Capo - Levanzo 20,00 miglia
Levanzo - Marettimo 12,50 miglia
Marettimo - Favignana 12,00 miglia
Favignana - Pantelleria 67,00 miglia
Favignana - San Vito Lo Capo 24,00 miglia
San Vito Lo Capo - Ustica 36,00 miglia
Per arrivare a San Vito Lo Capo: in aereo da Pisa o Firenze a Palermo;
poi transfert organizzato da noi dall’ aereoporto a
San Vito Lo Capo.